Il Giudizio di Salomone, Scuola fiamminga del '600/'700














venduto
- Epoca : 17° secolo -1600
- Stile : Luigi XIV Reggenza
- Altezza : 63cm
- Larghezza : 78cm
- Materiale : Olio su tela
- antiquario
Antichità Castelbarco - Telefono: +39 0464 973235
- Cellulare: 393494296409
- Riva del Garda,Italy
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Descrizione Dettagliata
Scuola fiamminga fine XVII - inizi XVIII secolo
Cerchia di Peter Paul Rubens (Siegen 1577 - Anversa 1640)
Il Giudizio di Salomone
Olio su tela, 51 x 67 cm.
con cornice 63 x 78 cm.
Il dipinto raffigura l'episodio del Giudizio di re Salomone, tratto dal Libro dei Re, nell'Antico Testamento (I Re, 3, 16-28).
L'opera deriva da una stampa di Boetius Adams Bolswert (vedi dettagli), che riproduce il "Giudizio di Salomone" conservato allo Statens Museum for Kunst di Copenaghen(1), realizzato in gran parte dalla bottega di Rubens con qualche intervento del maestro. Il prototipo per il dipinto di Copenaghen originario di Rubens, datato al 1616 ed ora distrutto, si trovava secondo le fonti storiche nella sala del tribunale del Municipio di Bruxelles, distrutta da un bombardamento verso la fine del ‘600.
La tela è opera di un pittore fiammingo, attivo verso la fine del XVII secolo, che certamente si avvicina alla maniera di Rubens, ma che si distacca dal maestro per una maggiore impetuosità dello stile, con pennellate ad impasto spesso, forti contrasti di luce e ombra e una colorazione piuttosto intensa. Tale maniera ricorda molto quella del fiammingo Jacob Jordaens, all’inizio della carriera assistente di Rubens.
Il soggetto del dipinto vede il grande re Salomone, conosciuto come uno dei politici più saggi che siano mai esistiti, chiamato in causa da due prostitute, per stabilire chi tra loro detenesse la ragione: abitando nella stessa casa ed avendo partorito entrambe nello stesso periodo, le due donne rivendicavano la maternità del neonato vivo, ed accusandosi reciprocamente di avere partorito l’altro, già morto.
La saggezza e il senso di giustizia del re Salomone lo portarono ad ordinare, per non fare torto a nessuna delle due donne, che il bambino vivo fosse diviso in due, in modo che ciascuna delle donne potesse averne una metà. Questo ordine provocò la reazione di una delle sue madri, che rifiutò il verdetto implorando che piuttosto il figlio fosse dato vivo e intero all'altra, salvandogli la vita. Grazie a questa reazione, Salomone capì quale delle due fosse la vera madre.
(1) Inventario n. KMSsp185: Vedi https://collection.smk.dk/#/en/detail/KMSsp185
Eccellenti condizioni di conservazione.
Cerchia di Peter Paul Rubens (Siegen 1577 - Anversa 1640)
Il Giudizio di Salomone
Olio su tela, 51 x 67 cm.
con cornice 63 x 78 cm.
Il dipinto raffigura l'episodio del Giudizio di re Salomone, tratto dal Libro dei Re, nell'Antico Testamento (I Re, 3, 16-28).
L'opera deriva da una stampa di Boetius Adams Bolswert (vedi dettagli), che riproduce il "Giudizio di Salomone" conservato allo Statens Museum for Kunst di Copenaghen(1), realizzato in gran parte dalla bottega di Rubens con qualche intervento del maestro. Il prototipo per il dipinto di Copenaghen originario di Rubens, datato al 1616 ed ora distrutto, si trovava secondo le fonti storiche nella sala del tribunale del Municipio di Bruxelles, distrutta da un bombardamento verso la fine del ‘600.
La tela è opera di un pittore fiammingo, attivo verso la fine del XVII secolo, che certamente si avvicina alla maniera di Rubens, ma che si distacca dal maestro per una maggiore impetuosità dello stile, con pennellate ad impasto spesso, forti contrasti di luce e ombra e una colorazione piuttosto intensa. Tale maniera ricorda molto quella del fiammingo Jacob Jordaens, all’inizio della carriera assistente di Rubens.
Il soggetto del dipinto vede il grande re Salomone, conosciuto come uno dei politici più saggi che siano mai esistiti, chiamato in causa da due prostitute, per stabilire chi tra loro detenesse la ragione: abitando nella stessa casa ed avendo partorito entrambe nello stesso periodo, le due donne rivendicavano la maternità del neonato vivo, ed accusandosi reciprocamente di avere partorito l’altro, già morto.
La saggezza e il senso di giustizia del re Salomone lo portarono ad ordinare, per non fare torto a nessuna delle due donne, che il bambino vivo fosse diviso in due, in modo che ciascuna delle donne potesse averne una metà. Questo ordine provocò la reazione di una delle sue madri, che rifiutò il verdetto implorando che piuttosto il figlio fosse dato vivo e intero all'altra, salvandogli la vita. Grazie a questa reazione, Salomone capì quale delle due fosse la vera madre.
(1) Inventario n. KMSsp185: Vedi https://collection.smk.dk/#/en/detail/KMSsp185
Eccellenti condizioni di conservazione.
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