La Crocifissione di Cristo, Scuola fiammingo-genovese '600











venduto
- Epoca : 17° secolo -1600
- Stile : Rinascimento, Luigi XIII
- Altezza : 91cm
- Larghezza : 70cm
- Materiale : Olio su tela
- antiquario
Antichità Castelbarco - Telefono: +39 0464 973235
- Cellulare: 393494296409
- Riva del Garda,Italy
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Descrizione Dettagliata
La Crocifissione di Cristo
Scuola fiammingo-genovese del Seicento
Cerchia Antoon van Dyck (Anversa, 1599 - Londra, 1641)
olio su tela, cm. 91 x 70
con cornice cm. 117 x 97
Dettagli completi: https://www.antichitacastelbarco.it/it/prodotto/la-crocifissione
La tela proposta raffigura il momento della Crocifissione di Cristo, colto pochi istanti prima dell’estremo respiro ed avvolto da un’atmosfera di solenne sconvolgimento atmosferico, con un Golgota desolato ed avvolto dall’oscurità dell’eclissi di sole.
‘’Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.’’ (Luca 23, 44-45).
La tela, che si riconduce ad un pittore di ambito fiammingo-genovese attivo nel XVII secolo, deriva da una numerosa serie di prototipi, di analogo soggetto, elaborati da Anton Van Dyck (Anversa, 1599 - Londra, 1641) durante il suo soggiorno in Italia, e comunemente detti ‘dei Cristi spiranti’.
Tra questi, possiamo menzionare la tela conservata a Palazzo Reale di Genova, quella del Museo di Capodimonte (Napoli), ed ancora quella del Kunshistorisches Museum di Vienna, oppure quella dell’Hens Museum di Anversa. Si vedano le immagini nei dettagli per altre opere simili (fig.1 e fig.2).
Questa innovativa tipologia iconografica della Crocifissione, drammatica ed elegiaca insieme, ispirò numerose imitazioni da parte di molti pittori gravitanti attorno alla cerchia del maestro fiammingo. L’elemento iconografico più evidente, e che ritroviamo nella tela proposta, è la centralità che la figura di Cristo acquista all’interno della composizione.
Van Dick, accogliendo una tendenza già sperimentata nel XVI secolo, trascura la moltitudine di personaggi che tradizionalmente attorniano la crocifissione, per limitare la loro attenzione sull’unica figura del Cristo morente. Questo espediente, rende alla scena un forte senso di drammaticità, con la tavolozza che si fa più scura in contrasto con il corpo di Cristo, illuminato dalla luce divina.
L’opera, caratterizzata da un eccellente stato di conservazione, è stata perfettamente rintelata e è completa di una piacevole cornice in legno intagliato e dorato.
Certificato di autenticità fotografico a norma di legge.
Per qualsiasi informazione aggiuntiva, non esitate a contattarci.
Scuola fiammingo-genovese del Seicento
Cerchia Antoon van Dyck (Anversa, 1599 - Londra, 1641)
olio su tela, cm. 91 x 70
con cornice cm. 117 x 97
Dettagli completi: https://www.antichitacastelbarco.it/it/prodotto/la-crocifissione
La tela proposta raffigura il momento della Crocifissione di Cristo, colto pochi istanti prima dell’estremo respiro ed avvolto da un’atmosfera di solenne sconvolgimento atmosferico, con un Golgota desolato ed avvolto dall’oscurità dell’eclissi di sole.
‘’Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.’’ (Luca 23, 44-45).
La tela, che si riconduce ad un pittore di ambito fiammingo-genovese attivo nel XVII secolo, deriva da una numerosa serie di prototipi, di analogo soggetto, elaborati da Anton Van Dyck (Anversa, 1599 - Londra, 1641) durante il suo soggiorno in Italia, e comunemente detti ‘dei Cristi spiranti’.
Tra questi, possiamo menzionare la tela conservata a Palazzo Reale di Genova, quella del Museo di Capodimonte (Napoli), ed ancora quella del Kunshistorisches Museum di Vienna, oppure quella dell’Hens Museum di Anversa. Si vedano le immagini nei dettagli per altre opere simili (fig.1 e fig.2).
Questa innovativa tipologia iconografica della Crocifissione, drammatica ed elegiaca insieme, ispirò numerose imitazioni da parte di molti pittori gravitanti attorno alla cerchia del maestro fiammingo. L’elemento iconografico più evidente, e che ritroviamo nella tela proposta, è la centralità che la figura di Cristo acquista all’interno della composizione.
Van Dick, accogliendo una tendenza già sperimentata nel XVI secolo, trascura la moltitudine di personaggi che tradizionalmente attorniano la crocifissione, per limitare la loro attenzione sull’unica figura del Cristo morente. Questo espediente, rende alla scena un forte senso di drammaticità, con la tavolozza che si fa più scura in contrasto con il corpo di Cristo, illuminato dalla luce divina.
L’opera, caratterizzata da un eccellente stato di conservazione, è stata perfettamente rintelata e è completa di una piacevole cornice in legno intagliato e dorato.
Certificato di autenticità fotografico a norma di legge.
Per qualsiasi informazione aggiuntiva, non esitate a contattarci.
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