Scuola bolognese, XVII secolo Matrimonio mistico

in vendita
- Epoca : 17° secolo -1600
- Stile : Altri stili
- Altezza : 85cm
- Larghezza : 56cm
- Materiale : Olio su tela
- antiquario
Ars Antiqua srl - Telefono: +39 02 29529057
- Cellulare: 393664680856
- Milano,Italy
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Descrizione Dettagliata
Scuola bolognese, XVII secolo
Matrimonio mistico di Santa Caterina
Olio su tela, cm 85,5 x 56,5 – con cornice cm 109 x 83
L’opera in esame raffigura l’episodio dello sposalizio mistico di Santa Caterina, priva tuttavia della consueta ruota del martirio, alla presenza di Sant’Anna. La santa si trova a destra, vestita con un abito dorato, mentre la Vergine, in abito purpureo, le porge il Bambino che le infila l’anello nuziale. Le figure centrali sono attorniate infine da angeli che pregano e suonano inni. La scena si svolge in un interno, probabilmente una chiesa o un tempio come si evince dalle imponenti architetture, avviluppato da tendaggi rossi che scendono a coprire scenograficamente parte della quinta scenica a sinistra dell’episodio. La tela è da porre in relazione al dipinto di medesimo soggetto, conservato al Kunsthostorisces di Vienna, opera di Gian Gioseffo del Sole (Bologna, 1654-1719), artista appartenente alla scuola bolognese, altresì influenzato dall'arte di Guido Reni e dal cromatismo d'ascendenza veneta, offrì una peculiare modernità rocaille alla pittura, visibile specialmente nelle pieghe delle vesti e nelle cromie che si intensificano e diventano cangianti. Allievo prima di Domenico Maria Canuti, amico di suo padre Antonio, noto paesaggista, poi tirocinante presso Lorenzo Pasinelli, dopo un soggiorno a Mantova, Gioseffo decora Palazzo Mansi a Lucca (1686), si sposta poi a Verona (1690), Firenze e Roma (1716), rimanendo tuttavia sempre legato a Bologna. La sua pittura si ispira sovente alle opere di Guido Reni e predilige come soggetti le figure femminili pervase dal pathos. Insieme ai maggiori pittori del tempo, egli collabora alla composizione delle scene per la Galleria dell’Eneide del Palazzo Buonaccorsi di Macerata. Rispetto all’impronta fortemente barocca delle opere del maestro Canuti, quelle del Dal Sole sembrano tradire una più spiccata adesione allo stile elegante e classicista di Guido Reni. Si osservano anche le opere di Lorenzo Pasinelli, quali la Santa Caterina conservata presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, la Sacra famiglia presso la Chiesa di Santa Maria della Galliera e lo Svenimento di Cornelia alla Pianocteca bolognese.
Matrimonio mistico di Santa Caterina
Olio su tela, cm 85,5 x 56,5 – con cornice cm 109 x 83
L’opera in esame raffigura l’episodio dello sposalizio mistico di Santa Caterina, priva tuttavia della consueta ruota del martirio, alla presenza di Sant’Anna. La santa si trova a destra, vestita con un abito dorato, mentre la Vergine, in abito purpureo, le porge il Bambino che le infila l’anello nuziale. Le figure centrali sono attorniate infine da angeli che pregano e suonano inni. La scena si svolge in un interno, probabilmente una chiesa o un tempio come si evince dalle imponenti architetture, avviluppato da tendaggi rossi che scendono a coprire scenograficamente parte della quinta scenica a sinistra dell’episodio. La tela è da porre in relazione al dipinto di medesimo soggetto, conservato al Kunsthostorisces di Vienna, opera di Gian Gioseffo del Sole (Bologna, 1654-1719), artista appartenente alla scuola bolognese, altresì influenzato dall'arte di Guido Reni e dal cromatismo d'ascendenza veneta, offrì una peculiare modernità rocaille alla pittura, visibile specialmente nelle pieghe delle vesti e nelle cromie che si intensificano e diventano cangianti. Allievo prima di Domenico Maria Canuti, amico di suo padre Antonio, noto paesaggista, poi tirocinante presso Lorenzo Pasinelli, dopo un soggiorno a Mantova, Gioseffo decora Palazzo Mansi a Lucca (1686), si sposta poi a Verona (1690), Firenze e Roma (1716), rimanendo tuttavia sempre legato a Bologna. La sua pittura si ispira sovente alle opere di Guido Reni e predilige come soggetti le figure femminili pervase dal pathos. Insieme ai maggiori pittori del tempo, egli collabora alla composizione delle scene per la Galleria dell’Eneide del Palazzo Buonaccorsi di Macerata. Rispetto all’impronta fortemente barocca delle opere del maestro Canuti, quelle del Dal Sole sembrano tradire una più spiccata adesione allo stile elegante e classicista di Guido Reni. Si osservano anche le opere di Lorenzo Pasinelli, quali la Santa Caterina conservata presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, la Sacra famiglia presso la Chiesa di Santa Maria della Galliera e lo Svenimento di Cornelia alla Pianocteca bolognese.
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